Seguici sui Social

Attualità

Castellammare, ecco il piano spiagge: arenile libero ma a Pozzano resta tutto uguale

Pubblicato

il

spiagge

Il 70% delle spiagge saranno libere, solo a Pozzano resteranno i lidi privati.E’ in sintesi il Piano spiagge approvato dalla giunta comunale di Castellammare di Stabia.

Il piano suddivide la costa in quattro zone, a partire da Marina di Stabia fino a Pozzano.Due di queste due zone sono rappresentate dai due porti, le aree B e D riguardano rispettivamente l’arenile antistante la villa comunale fino a via de Gasperi e la zona balneare di Pozzano.

“La finalità è quella di garantire che la maggioranza delle spiagge siano libere – si legge nel piano spiagge – garantendo allo stesso tempo la fruizione da parte della cittadinanza di attrezzature sportive e di partecipare ad eventi e manifestazione che l’amministrazione intende promuovere allo scopo di migliorare l’offerta turistico-ricreativa”.

Per quanto riguarda l’arenile di Corso Garibaldi ci sarà spazio per eventi e per la libera frequentazione dei bagnanti: “L’arenile della Villa Comunale è destinato a spiaggia di libera fruizione in particolare circa 64.800 mq.Una porzione di tale area di libera fruizione è predisposta per eventi e/o manifestazione a carattere temporaneo promosse e/o patrocinate dall’Amministrazione comunale.

In corrispondenza della banchina di ‘Zi’ Catiell’ è predisposta un’area libera di circa 3.100 mq, per le iniziative delle associazioni sportive.All’estremità dell’arenile è prevista una spiaggia di libera fruizione di circa 3.450 mq destinata all’accoglienza degli animali d’affezione”.

Un piano che non lascia spazio a interpretazione, anche se rinuncia – per il momento – a regolare le concessioni demaniali di Pozzano, dove nel corso degli anni i prezzi dei lidi sono aumentati all’impazzata a discapito degli stabiesi.

 


Attualità

Castellammare, panchine installate per combattere la sosta selvaggia

Pubblicato

il

spiagge

Sosta selvaggia sui marciapiedi di via Giuseppe Bonito, nella mattinata di martedì 11 marzo la squadra manutenzione del Comune di Castellammare di Stabia ha provveduto ad installare nuove panchine con l’obiettivo di migliorare la fruibilità degli spazi pubblici e prevenire l’accesso improprio dei veicoli in aree pedonali.Un intervento che si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di riqualificazione urbana volto a garantire maggiore sicurezza per i pedoni e a contrastare il fenomeno della sosta selvaggia.

L’iniziativa si è resa necessaria dopo alcune segnalazioni da parte dei cittadini che hanno lamentato la presenza di autovetture in sosta sul marciapiede che insiste nei pressi dell’ex Cinema Montil.

 

 


Continua a leggere

Cronaca

A lezione dal fiume Sarno: da fiume più inquinato d’Europa ad esempio di rinascita

Pubblicato

il

spiagge

A lezione dal fiume Sarno.Pur essendo un corso d’acqua non molto lungo, il fiume Sarno ha un bacino notevolmente esteso, che comprende diversi comuni.Inoltre, se si considerano anche i due affluenti, il Sarno tocca persino tre province (Avellino, Salerno e Napoli).

Tristemente noto come il “fiume più inquinato d’Europa”, il fiume Sarno sta in realtà conoscendo un progressivo disinquinamento.All’emergenza ambientale hanno contribuito tanto la mancanza di reti fognarie in diversi comuni dell’area, quanto gli scarichi delle industrie conciarie (Solofra) e conserviere (agro nocerino-sarnese).Nel 2016, dopo una gestione commissariale durata diversi decenni, la Regione Campania, insieme all’Ente Idrico Campano e all’azienda Gori, ha avviato il progetto “Energie per il Sarno”.Il progetto prevede, come obiettivo da attuare entro il 2025, l’eliminazione di 113 scarichi fognari non depurati, il completamento degli schemi fognari dei comuni del bacino del Sarno e la dotazione di oltre il 90% del territorio dei servizi fognari e depurativi, ottimizzando altresì gli impianti di depurazione.

Credo che, come società civile e come comunità ecclesiale (all’incirca cinque diocesi), la storia del fiume Sarno ci stia insegnando diverse lezioni.Prima di tutto, la necessità di uscire da una sorta di indifferenza o rassegnazione.Di fronte a un’emergenza che è durata mezzo secolo, molti cittadini hanno assunto un atteggiamento di sopportazione e di convivenza con questa minaccia.Lo si è percepito anche negli ultimi anni, quando, nonostante il lento ma costante risanamento del fiume accompagnato da una campagna di informazione, molti abitanti non hanno prestato attenzione a questo cambiamento, ripetendo giudizi ormai stereotipati.

La storia del Sarno offre alla comunità cristiana un’altra lezione, legata alle priorità e alle scelte.L’attenzione che le chiese nutrono per il territorio è ancora inficiata da un certo “umanesimo troncato”, se così possiamo definirlo.Come parrocchie, associazioni di volontariato, movimenti, ci occupiamo (giustamente) dei bisogni delle persone che vivono situazioni di marginalità (cibo, cure, lavoro, scuola, tempo libero), ma non prestiamo altrettanta attenzione all’ambiente circostante e nemmeno facciamo rientrare nella catechesi e nella predicazione le tematiche ambientali.Sequestriamo valori come la vita e la dignità umana, relegandoli solo ad alcuni ambiti (spesso ad alto tasso ideologico), dimenticando che siamo parte di un mondo creato che, se non preservato, non avrà futuro (esseri umani compresi).

Papa Francesco, nella Laudato si’, ci ricorda che “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale” (LS, 139).La cura della casa comune non è un’opzione, ma una responsabilità morale e spirituale.Il degrado ambientale e quello sociale procedono di pari passo e solo un cambiamento culturale profondo può invertire la rotta.Tuttavia, non possiamo aspettarci un cambiamento ambientale senza un cambiamento personale.

La cura dell’ambiente parte dai piccoli gesti quotidiani, dalla consapevolezza di come le nostre azioni incidano sul mondo che ci circonda.Un uso responsabile delle risorse, la riduzione degli sprechi, l’adozione di stili di vita più sostenibili: tutto ciò non è solo una scelta ecologica, ma anche un percorso di conversione interiore. “Il cambiamento delle strutture non sarà efficace se non si accompagna a una sincera conversione degli atteggiamenti e dei cuori” (LS, 218).Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, affinché il fiume Sarno, così come tanti altri luoghi della nostra terra, possano tornare a essere simboli di bellezza e vita.La storia del fiume Sarno può essere una storia di riscatto, nella misura in cui il recupero di molti territori (l’intero golfo di Napoli sta diventando balneabile) si accompagna con una rigenerazione delle nostre coscienze.

L’impegno per l’ambiente non è solo una questione politica o tecnica, ma un atto di giustizia verso le future generazioni, un’espressione concreta di quella “ecologia integrale” di cui il nostro tempo ha urgente bisogno.

Don Salvatore Abagnale


Continua a leggere

Attualità

Vespucci in tour in 14 porti, ma non sarà a Castellammare

Pubblicato

il

spiagge

Poteva tornare davvero a casa, dove il 22 febbraio del 1931 è stata varata.E invece sfiorerà soltanto Castellammare di Stabia, la città che ha dato i natali all’Amerigo Vespucci, un vanto italiano nel mondo, o meglio “la nave più bella del mondo”.

Dopo il tour mondiale, la nave scuola della Marina Militare girerà in 14 città del mediterraneo.Sarà anche a Napoli dal 13 al 17 maggio, non a Castellammare, dove meriterebbe di ritornare con una frequenza maggiore.

Ora la palla passa all’amministrazione comunale, i cui esponenti dovrebbero far sentire la propria voce, invece di condividere sui social contenuti che pubblicizzano il tour del Vespucci altrove.

Ecco il tour del Vespucci:

Trieste: 28 febbraio-27 marzo

Venezia 27 marzo-1 aprile

Ancona 2-5 aprile

Ortona 6 aprile

Durazzo (Albania) 10-13 aprile

Brindisi 14-17 aprile

Taranto 18 – 23 aprile

La Valletta (Malta) 26-30 aprile

Reggio Calabria 2-6 maggio

Palermo 7-11 maggio

Napoli 13-17 maggio

Cagliari 19-23 maggio

Gaeta 25-29 maggio

Civitavecchia 30 maggio-3 giugno

Livorno 4-9 giugno

Genova 10 giugno


Continua a leggere

Leggi anche

Supplemento digitale www.notiziesera.com Reg. N° 16/2020 presso il Tribunale di Napoli - N° iscrizione ROC: 36402
Editore GLAMOUR STUDIO di Ciro Serrapica Direttore Ciro Serrapica - via Rajola 80053 Castellammare di Stabia (NA)
Per informazioni o per inviare una segnalazione Whatsapp / Telefono +39 351 309 1930 / email: stabianews.it@gmail.com



NORMATIVA SULLE RETTIFICHE Ci impegniamo, al fine di garantire sempre una corretta e precisa informazione, a correggere errori ed imperfezioni contenute negli articoli. Le correzioni vengono evidenziate all’interno o in calce all’articolo, specificandone la data e l’ora. Vengono inoltre pubblicate le lettere e le richieste di precisazione. La richiesta di rettifica, da presentarsi ai sensi delle normative in materia, deve contenere le generalità complete e il domicilio o la sede legale del richiedente; la domanda deve essere sottoscritta ed inviata attraverso posta elettronica ordinaria o certificata. La rettifica deve concernere i fatti su cui verte la discordanza e non valutazioni o commenti, deve essere corredata degli elementi atti ad identificare con precisione le notizie di cui si chiede la rettifica. Copyright@2016- 2025 StabiaNews